Cascata Clonbara, così viene chiamata in dialetto dagli abitanti di Pracchiola. Si trova in un punto in cui il Magra si stringe in una stretta e profonda gola, impossibile da raggiungere a piedi. La Cascata è visibile unicamente dall'alto e prestando molta attenzione. Non è un luogo dove portare i bambini, perché non ci sono protezioni o recinzioni.
La si raggiunge facilmente in pochi minuti dal paese, scendendo lungo la mulattiera che costeggia la chiesa e il cimitero. La mulattiera è piacevolissi ma e si addentra tra i campi attorno al paese. Sembra strano per un paese semi disabitato ma, salvo piccoli appezzamenti, tutto è coltivato e in ordine: fichi, susine, meli, pomodori ma anche mais ecc... Poco più avanti i campi lasciano spazio al bosco per poi arrivare sul letto del fiume. In questo punto il fiume si allarga e si attraversa facilmente. Di fronte a me, sull'altra sponda, vedo due piccoli casolari abbandonati posti in un bellissimo campo.... forse un pascolo. Questa visione, vale già da sè il piccolo tragitto fatto per arrivarci. Proseguo nel letto del fiume, seguendone il corso per circa 50 metri, fino ad arrivare in un bosco di castagni. Il castagneto è ben tenuto con il sottobosco completamente pulito. Un uomo taglia la legna con dei cunei, i rintocchi regolari della mazzetta che picchia sul ferro, rompe il silenzio del bosco e sovrasta il rumore del fiume. E' una bella immagine di altri tempi. Continuo sul fiume e di fronte a me vedo una buca profondissima scavata nella roccia. Da lì, per un beve tratto, il fiume scorre in una bellissima gola visibile anche dal ponte della strada prima del paese. La cascata purtroppo, si osserva unicamente dall'alto. E' molto bella perchè l'acqua è convogliata in una roccia semicircolare che cade nella stretta gola formando delle pozze per tutta la lunghezza del canyon. Vale la pena di essere visitata ma ripeto, necessita di estrema attenzione.
Prima di tornare al paese, mi fermo a parlare con l'anziano che spacca la legna. Non sapendo ancora come si chiama la cascata e se ha un nome, provo a chiederlo a lui. Non ricorda il nome, ma mi racconta che quella cascata è stata protagonista di una disgrazia di cui è stata vittima un abitante del paese in tempi passati. In paese provo a chiedere ad altre persone e un giovane mi dice che il nome è "Clonbara", alcuni raccontano anche di un suicidio avvenuto gettandosi dal ponte nella gola, da parte di un frate.... ma stiamo parlando di fatti remoti, tramandati per via orale di cui non trovo riscontri.
Risalgo sulla strada e scendo a piedi in direzione Groppodaloso. Sul ponte della strada osservo la gola sotto e noto un ponte antico; decido di andarlo a vedere e controllare se esiste un modo per scendere nelle gole. Scendendo la strada, sulla sinistra si incrocia una strada sterrata. La percorro fino al fiume e da lì si riesce ad arrivare fino all'entrata della gola, ma è impossibile proseguire oltre. Quella zona è uno spettacolo della natura, molto bello anche il ponte antico, anche quello quasi inaccessibile. Posso supporre che il ponte e la mulattiera che si vede scendere, fossero parti dell’antica strada di comunicazione col paese di Casalina e tutti i paesi sottostanti. Forse i resti della via Lombarda..... peccato che è sbarrata in vari punti dal filo spinato e impossibile da percorrere.