Chiesetta di S. Pietro di Cervara, in località Campia

Chiesetta di S. Pietro di Cervara, in località Campia

La Chiesetta di S. Pietro si trova nei suggestivi dintorni di Cervara, lungo la destra del Torrente Verde, in località di Campiglia (Campiglio in alcune mappe) o Campia, il quale continua a sfidare gli storici con il suo mistero irrisolto riguardo all'origine e all'uso. Secondo lo storico Manfredo Giuliani, potrebbe trattarsi della basicula di S. Pietro, eretta "sin dal V secolo, sopra un'importante strada che dal Taro si dirigeva verso la valle del Verde" (M. Giuliani. "La pieve, il vico e il borgo di Castevoli" n.s. IV-V 1955 p.21). Tuttavia, l'odierno rudere mostra una muratura presumibilmente più recente rispetto al periodo indicato da Giuliani, alimentando la curiosità su possibili stratificazioni nascoste, che solo uno scavo accurato potrebbe rivelare.

Un'altra interessante prospettiva emerge dalle pagine di "Storia di un paese. Cervara" (1978), opera dello storico locale B. Ghelfi. Qui si ipotizza un'origine nel V secolo, suggerendo anche che la tradizione vuole che sia stata "la prima chiesa della Valle del Verde con cimitero annesso, in cui confluivano i defunti fin da Zeri, Bratto e Braia.". Un ipotesi che aggiunge ulteriore  fascino a questa enigmatica struttura.

La posizione privilegiata del rudere, situato lungo una direttrice chiaramente visibile, rivela dettagli che alimentano le congetture degli studiosi. Nel retro della struttura, si distingue una zona pianeggiante, suggerendo la possibilità che questa area abbia ospitato un antico cimitero. La costruzione stessa, con i suoi blocchi di arenaria finemente lavorati e il trave dell'ingresso, continua a catturare l'attenzione di chi si avventura a esplorare il passato della Valle del Verde.

Tuttavia, nonostante il suo fascino intramontabile, il rudere di Campiglia si trova attualmente in uno stato di vulnerabilità, esposto agli inevitabili effetti del tempo. Emergerebbe quindi l'importante necessità di condurre ulteriori studi archeologici e di adottare misure di consolidamento, per preservare questo affascinante frammento della storia locale.

Indicazioni per l'Esplorazione:

Per coloro che desiderano avventurarsi alla scoperta di questo luogo misterioso, raggiungere il rudere di Campiglia è un breve percorso accessibile a tutti. La traccia GPS allegata, scaricabile e consultabile sul proprio telefono, offre indicazioni precise. Scendendo da Guinadi in direzione Caduco o Monti (verso il Torrente Verde), basta parcheggiare alla seconda curva a gomito a destra e seguire il sentiero che scende nella curva. Una volta giunti ad una casetta abbandonata, dirigetevi verso il basso a destra, dove noterete il rudere di un essiccatoio. Proprio lì, sotto gli occhi attenti dell'esploratore, si svela ciò che resta di un'antica chiesetta, una testimonianza silenziosa di un passato avvolto nel mistero della Valle del Verde.

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2023-11-25 12:48:36

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