Percorrendo la SP26 da Virgoletta in direzione Merizzo, poco prima di quest'ultimo, sulla sinistra si nota una "chiesina" che per un attimo, fa capolino al viaggiatore attento. Poco più avanti si incrocia una stretta stradina ed un'indicazione "Oratorio di S.Rocco". Salendo si incontra un Oratorio sulla destra, in pessimo stato di conservazione. E' l'Oratorio di S.Rocco. Su un cartello turistico si legge "L'edificio, i cui caratteri architettonici risalgono al '400, conserva incisa sull'architrave del portale la data 7 maggio 1489". Purtroppo l'incisione non è ben chiara ed è difficile da leggere. Su alcuni siti web si legge che l'Oratorio venne costruito nel 1840 come riporta la stessa scritta dell'architrave.
Lo storico Fivizzanese Emanuale Gerini (1777 - 1836) scrive: "verso il 1315 un pellegrino di Montpellier, di nome Rocco, proveniente da Roma, ove si era recato dalla Francia per curare gli affetti da peste, giunto all’altezza di Terrarossa (l’antica Terra Rubra), intraprese la strada romèa o francesca e giunse in località, ora chiamata San Rocco, a un chilometro da Corvarola nel versante del Merizzo, ove sorgeva un camposanto".
Intorno al 1927 l’Oratorio venne chiuso al culto dal Vescovo Mons. Angelo Fiorini, per problemi di stabilità. Attualmente rimangono le mura perimetrali, parte dell'altare e due arcate interne. E' stata fatta una copertura di protezione ma necessita di grandi interventi per il recupero. Un vero peccato che non si provveda a sistemare la struttura.
San Rocco, nonostante la sua breve apparizione da noi, ha lasciato impronte e ha dato origine a culti annuali. Lungo la francigena, non sono rare delle edicole che lo ricordano.