Anelli "da festa" della Lunigiana

Anelli da festa

Al Museo Giovanni Podenzana di La Spezia si possono ammirare molti oggetti in uso nelle comunità rurali della Lunigiana storica, dalla metà del Settecento ai primi decenni del Novecento. Questi oggetti sono il frutto del lascito di Giovanni Podenzana (1864-1943), appassionato raccoglitore di materiale etnografico, principalmente della Lunigiana, ma anche di paesi lontani. Cosa importante è che la raccolta è avvenuta in oltre trent'anni e in un periodo storico molto vicino agli stessi oggetti raccolti.
Il percorso espositivo è strutturato in sei temi principali: devozione e culti popolari; superstizione e pratiche magiche; le oreficerie e gli arredi della casa; oggetti di corredo personale; strumenti domestici e gli utensili connessi alle attività lavorative; abbigliamento tradizionale.
In questo mio piccolo articolo, mi soffermerò in particolare sugli anelli tipici della Lunigiana perchè sono lo specchio di un artigianato locale raffinato, frutto di grande maestria e buon gusto. Si tratta di anelli in argento in uso tra il '700 e '800, composti da una fascetta lavorata a sbalzo. La lavorazione a sbalzo consiste nel martellare, con martelli variamente sagomati, poggiando l’ oggetto in lavorazione su incudini di particolare foggia. L'oggetto veniva appoggiato su materiale morbido (solitamente pece o piombo) e poi battuto rapidamente con martelletti e punzoni opportunamente sagomati. Il materiale veniva via via riscaldato brevemente sulla brace in modo da provocare un fenomeno di “addolcimento” e rimesso sulla ece per le successive lavorazioni. La fascetta veniva poi resa circolare e saldata. Sopra la saldatura veniva posta una lamina liscia anch'essa d'argento. La fascetta poteva essere anche saldata direttamente sulla lamina.
Non so se esisteva un significato del disegno prescelto, probabilmente la rappresentazione era frutto solo del gusto personale dell'artigiano che rappresentava ornamenti floreali o magari di semplice fantasia. Che io sappia e come visibile nel museo stesso, esistevano sostanzialmente due tipologie di anello: quelli con fascetta di uguale larghezza e quelli più grandi con fascettalarga nella parte frontale e più stretta nella parte posteriore.
Questi anelli, come descritto dalle didascalie del museo, venivano indossati nei giorni di festa. Immagino quindi le ragazze vestite per le feste ed adornate di gioielli in argento, tra cui questi bellissimi anelli, ognuno unico per disegno. Dopo la visita al museo ci si rende conto che le comunità rurali del tempo, durante le feste, avevano una raffinatezza ed eleganza, nella loro semplicità, che si è persa nel mondo d'oggi.
Di seguito trovate alcune foto di questi bellissimi anelli. La prima è stata fatta al museo al museo Giovanni Podenzana di La Spezia (quella con sfondo azzurro e il bracciale d'oro), le altre si riferiscono ad anelli lasciati in eredità e conservati gelosamente da alcune famiglie della zona.

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